Aneddoti e curiosità dai masi dell’Alto Adige.
I contadini del latte dell’Alto Adige si dedicano con passione e sacrificio giorno dopo giorno, tutti i giorni dell’anno, al benessere dei loro animali e al sostentamento del loro maso, quasi sempre di proprietà da generazioni. Il loro latte, prodotto solo da mucche alimentate in modo naturale con erba fresca, fieno e un po’ di cereali, si distingue non solo per il sapore corposo e pieno ma anche per i benefici che la sua produzione ha sul territorio e il paesaggio naturale dell’Alto Adige.
Matthias Rier del maso Marmsoler a Castelrotto e Georg Stauder del maso Oberputzerhof in Val Sarentino sono l’esempio vivente di come la qualità del latte conferito alle nove latterie Alto Adige sia il frutto prezioso di un lavoro quotidiano che si basa su alcune antiche tradizioni pur con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Ascoltare le loro storie, scoprire alcuni aneddoti della loro quotidianità, è il modo migliore per capire cosa significa davvero essere, oggi, nel 2021, un contadino del latte dell’Alto Adige.
Qual è la routine quotidiana di un contadino?
La sveglia suona alle 5 del mattino. Andiamo in stalla, ci occupiamo della pulizia, mungitura, abbeveramento dei vitelli e alimentazione. Alle 6:30 facciamo colazione e poi conferiamo il latte alle latterie. Tra seconda alimentazione per gli animali, lavori in stalla e nel maso, gli impegni proseguono fino alle 19.
Che rapporto si instaura tra il contadino e le sue mucche?
Per noi gli animali sono parte della famiglia e, come tali, ricevono tutte le cure e la dedizione necessarie per il loro benessere quotidiano. Ad ogni animale diamo un nome appena nasce e conosciamo il carattere e le necessità di tutti. Quando rientrano dall’alpeggio a fine stagione, riconoscono la nostra voce e non manchiamo mai di accarezzarle un po’ durante la mungitura.
Un contadino può conciliare la sua vita lavorativa con quella della sua famiglia?
Tutto funziona se c’è solidarietà e cooperazione tra tutti i membri della famiglia. Essere nati e cresciuti secondo il ritmo dettato direttamente dal corso della natura, facilita molto la convivenza tra lavoro e vita famigliare. Non sappiamo cosa siano le ferie o la domenica, ma vivere e lavorare al maso è una passione per noi, non una fatica.
Quale futuro vedete per i masi dell’Alto Adige?
Essere parte di una cooperativa ci permette di avere maggiori garanzie per il futuro e avviare insieme una serie di sviluppi che vanno verso l’agricoltura sostenibile, mangimi di alta qualità e un latte sempre più eccellente. È inoltre fondamentale sensibilizzare costantemente il consumatore finale su cosa significhi avere latte di alta qualità. Pochi dubbi sull’eredità: i nostri figli prenderanno in mano il maso, come facciamo da sempre.